Dr Stefano Corsetti
Ricevo a: Velletri e Roma
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Categoria: Blog

TECAR: Può aiutarti a ridurre il tuo mal di schiena oppure svuoterà solamente il tuo portafogli oltre a farti perdere tempo prezioso senza concludere nulla?

Ho deciso di parlarti di quali sono gli aspetti positivi e negativi di questo strumento e farti capire:

  • Se sei rimasto vittima dei centri fisioterapici che vogliono solo venderti il ciclo da 10 sedute di macchinari,
  • Se la Tecar può essere utile al tuo mal di schiena o alla tua cervicale.

La Tecarterapia è un trattamento diventato ormai molto popolare in ambito fisioterapico.

Ne avrai sicuramente sentito parlare da qualche amico, o tu stesso sei già andato in un centro di fisioterapia che ti ha consigliato la Tecar per risolvere il tuo mal di schiena.

Inizialmente riservata agli sportivi da qualche tempo a questa parte tantissimi sono convinti di aver trovato la panacea di tutti i mali prescrivendola in maniera standard per qualsiasi tipo di dolore ignorandone spesso però la vera causa.

Il problema grosso che riscontro è che si abusa  troppo di questo strumento e lo si usa anche quando è totalmente inutile!

Questo succede perché non si tiene conto di un principio fondamentale:

Se non stai lavorando sulla causa del tuo mal di schiena non potrai mai guarire definitivamente.

Ma ridurre il dolore solo temporaneamente e a livello locale cosa che molto spesso neanche avviene.

Ti racconto il caso di un mio paziente per farti capire cosa succede spesso a tante persone.

Qualche settimana fa ho fatto la valutazione a Elio, un signore con mal di schiena che prima di rivolgersi a me è andato in un centro fisioterapico della città.

Dopo una veloce visita gli è stato consigliato di effettuare 5 sedute di Tecarterapia.

La motivazione è stata: ”La schiena è infiammata facciamo delle sedute per sfiammarla”

Con una valutazione così breve e approcciando in maniera standard con i macchinari come la terra  non si va a capire quale potesse essere il suo problema.

Si decide di usare la Tecar come strumento terapeutico senza capire se la causa del dolore è riconducibile a qualcosa che la tecar può curare.

Se il dolore passa bene cosi fai la posturale se non passa, allora è qualcos’altro dobbiamo indagare.

Però intanto il paziente ha speso 180 euro e 10 giorni di tempo.

Qual è stato alla fine il risultato di questo approccio?

Nesuno! Nessun miglioramento.

E così Elio ha passato altre settimane con il dolore, oltre ad aver speso comunque una certa cifra per nulla di fatto.

Con questo non voglio affermare che non serve a prescindere.

Esistono dei casi in cui la Tecarterapia è effettivamente utile e altri in cui ovviamente non può esserlo.

A prescindere da questo la comunità scientifica sta andando sempre di più verso una verità:

Che la Terapia manuale e l’esercizio terapeutico sono le uniche vie che possono apportare giovamento.

Sicuramente la Tecarterapia è stata un’innovazione molto importante rispetto agli strumenti che si utilizzavano prima come le tens o gli ultrasuoni. Questi sono strumenti superati perché in realtà avevano l’unico scopo di spegnere il sintomo, agivano troppo in superficie e in maniera temporanea.

LTecarterapia invece grazie al suo principio di funzionamento è molto più efficace e arriva ad una notevole profondità nei tessuti che i vecchi strumenti si sognavano. 

È vero quindi che la Tecar ha dei buoni effetti decontratturanti e antinfiammatori.

Ma in due soli casi:

  1. Problematiche articolari: per esempio hai il ginocchio o un’articolazione gonfia e infiammata.
  2. Lesioni muscolari: come gli strappi.

In questi casi funziona nel velocizzare la guarigione.

Ecco perché è molto usata dagli sportivi che devono recuperare da questo tipo di infortunio molto velocemente.

Per il mal di schiena o cervicale è sempre inutile se fatta sa sola.

Anche se la causa del tuo mal di schiena è muscolare ed la terra sappiamo agisce sui muscoli è sempre inutile se fatta da SOLA.

Può allentare un poco la tensione muscolare e farti stare meglio, ma SEMPRE insieme ad una terapia più ampia a base di terapia manuale e Esercizio.

Per concludere, come in tutte le circostanze È  importante fare una valutazione approfondita per costruire un percorso di cura adatto alle tue caratteristiche e capire quali sono gli strumenti più efficaci per te.

Se a questo punto ti stai chiedendo cosa puoi fare allora per migliorare la condizione della tua schiena

Ti invito a prenotare l’ ANALISI INIZIALE DELLA COLONNA VERTEBRALE.

30 minuti insieme per scovare la causa del tuo dolore, capire se sei clinicamente idoneo e inviarti il piano terapeutico via mail nelle ore successive.

Cosi da essere informato prima sui tipi di trattamenti, tempi e costi.

Qualora pensassi di non poterti aiutare non riceverai come consiglio fai 10 tecar e poi vediamo ma sono lieto di inviarti dallo specialista più idoneo.

Solo scoprendo la causa del dolore possiamo fare la giusta terapia.

Vai su:

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Caldo- Freddo il miglior rimedio casalingo per ridurre il dolore cervicale o lombare.

A quasi tutte le persone capiterà purtroppo di svegliarsi al mattino con il torcicollo o con il mal di schiena, con le relative difficolta nello svolgere le attività quotidiane oltre al dolore.

 

Quando il dolore arriva, le persone farebbero qualsiasi cosa per trovare sollievo.

Il mio contributo di oggi è quello di dare uno strumento per gestire queste situazioni.

Fortunatamente, c’è un modo sicuro ed efficace per affrontare queste situazioni cervicale e lombare: il caldo freddo!

Va bene mettere calore sulla cervicale e sulla schiena?

Nel complesso, va bene scaldare. 

Tuttavia, ci sono momenti in cui il ghiaccio è migliore e altri momenti in cui il calore è più vantaggioso.

Probabilmente vi è capitato di usare il ghiaccio su una distorsione o un articolazione dolorante. 

Ma nel torcicollo o nel mal di schiena, dove abbiamo una sensazione molto diversa da una distorsione o uno stiramento le persone mi chiedono quale rimedio sia meglio.

Il trucco è conoscere questo metodo e sapere quando usare il ghiaccio e quando usare il calore.

La regola generale per la colonna vertebrale è usare il calore solo dopo che sei riuscito a ridurre il dolore.

Quindi raccomando il ghiaccio per le situazioni acute, ovvero quelle sintomatologie nate da meno di 72 ore e dove si avverte infiammazione, dolore acuto di tipo lancinante; 

e invece calore, dove il dolore è cronico e si presenta più come rigidità muscolare e contrattura.

Come per qualsiasi cosa, ci sono sempre eccezioni.

Situazioni dove il ghiaccio o il calore non sono ben tollerati da un individuo, o in individui che hanno una condizione medica nota che renderebbe controindicato il ghiaccio o il calore, queste modalità non dovrebbero essere utilizzate senza supervisione medica.

Lo scopo del ghiaccio è ridurre gli effetti dell’infiammazione.

Per il collo circa 10 minuti ogni ora.

Aree più grandi come la schiena, circa 15 minuti l’ora.

La terapia del ghiaccio dovrebbe continuare fino a quando l’infiammazione il dolore non si sono ridotti e i sintomi sono diventati più quelli di rigidità e contrattura rispetto la sensazione acuta, lancinante, pugnalata iniziale.

Ciò dovrebbe verificarsi nelle prime 72 ore circa dopo l’infortunio.

  • Metti un panno o un asciugamano tra la borsa del ghiaccio e la pelle.
  • Prova un massaggio con ghiaccio: applica il ghiaccio direttamente sulla pelle della zona interessata  volta con movimenti circolari e massaggianti.

In che modo il ghiaccio aiuta ?

Il ghiaccio o gli impacchi freddi sono la soluzione per diverse problematiche, questo perché il freddo aiuta a ridurre il dolore e l’infiammazione. 

Questo concetto non è diverso per la cervicale o la schiena.

Il ghiaccio allevia rapidamente il dolore anestetizzando l’area e riduce l’infiammazione rallentando il flusso sanguigno nell’area.

Quando invece Non bisogna usare un impacco di ghiaccio?

Persone che soffrono di diabete e hanno danni neurologici per i quali hanno un deficit della sensibilità dolorifica.

Tutte le persone che hanno difficoltà a provare dolore, poiché  possono danneggiare la pelle con gli impacchi di ghiaccio.

 

Quando il dolore acuto si è alleviato come continua il protocollo?

 

Dopo alcuni giorni in cui i dolori acuti, la sensazione di  pugnalata e l’ infiammazione iniziano a diminuire, si può continuare alternando ghiaccio e calore.

Questo perché il tessuto è in via di guarigione, può avere comunque un’infiammazione sub-acuta che dovrebbe essere affrontata con il ghiaccio, ma nello stesso tempo possiamo dire che i tessuti molli si contraggono, e quindi il calore è ottimo per aumentare la circolazione, mandare i nutrienti necessari per promuovere la guarigione oltre a rilassare la contrattura.

Ghiaccio 2 minuti, riscaldare per 2 minuti, quindi freddare di nuovo per 2 minuti prima di terminare.

Fondamentalmente dove c’è infiammazione si usa il  ghiaccio per spegnere il fuoco. 

Quando il fuoco è spento e i sintomi si allineano maggiormente con rigidità e contrattura, è importante aumentare la circolazione per aiutare la riparazione e il rimodellamento dei tessuti. 

Protocollo dopo 2 settimane

Raccomando di utilizzare un calore umido come una borsa dell’acqua calda, con un asciugamano umido, una doccia/vasca idromassaggio

Il calore dovrebbe essere usato fino al punto in cui si avverte una sensazione rilassante. Ciò significa che la circolazione è stata aumentata nell’area di guarigione e questo sarebbe un buon momento per interrompere il calore umido.

I Benefici del calore sulla colonna vertebrale?

Se applicato correttamente, il calore è molto utile

Il calore è calmante e rilassante, sia per i muscoli che per la mente.

  • Il calore favorisce la guarigione portando nuovo flusso sanguigno nell’area, che apporta proprietà curative e aiuta a eliminare le tossine.
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  • È possibile ridurre la tensione e gli spasmi muscolari applicando calore all’area.
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  • L’uso del calore può anche aumentare il raggio di movimento dell’articolazione.
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Quali sono le attività che possono far peggiorare il mal di schiena e cervicale?

Ora che abbiamo spiegato come utilizzare la terapia del calore e del ghiaccio per migliorare queste situazioni, parliamo di cose che possono peggiorare . 

Di seguito alcuni esempi:

  • Sollevare cose pesanti.
  • Stare seduti o sdraiati troppo tempo o nella stessa posizione

Ci sono altri rimedi oltre il caldo freddo per affrontare queste situazioni?

Oltre ad applicare calore e ghiaccio, ci sono alcuni altri rimedi casalinghi e misure preventive che puoi provare:

  • Mangia cibi antinfiammatori.
  • Ottima idratazione, bere fondamentalmente
  • Riposati molto (dalle 7 alle 8 ore di sonno a notte!).
  • Fatti fare un massaggio con pomata arnica per esempio in caso di contratture.
  • Prova la camminata e rimani attivo.

Naturalmente, se i rimedi casalinghi non funzionano e il dolore persiste va effettuata una visita medica. Fare la visita specialistica è giusto e necessario per inserire una cura farmacologica, esami  diagnostici ed escludere patologie importanti e ti accompagna fino a un certo punto del percorso.

Successivamente i trattamenti manuali, massaggi e esercizi sono gli strumenti  migliori che si possono usare per ridurre il dolore cervicale e lombare nel lungo termine.

Personalmente,  prima di effettuare dei trattamenti Fisioterapici effettuo un altro tipo di valutazione, per scoprire qual è la causa scatenante del tuo problema, e sopratutto andare a lavorare su tutte le conseguenze che il dolore incessante e continuativo ha portato sul restante zone del corpo.

In alcuni pazienti vedono sollievo praticamente già dopo una sola visita!

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Mal di schiena: gli antidolorifici non solo inutili, ma anche dannosi.

Per curare il mal di schiena si prova di  tutto e, di fronte al dolore acuto, le soluzioni proposte dalla farmaceutica diventano irresistibili. Una scelta comprensibile e ovvia: gli antidolorifici promettono già dal nome il sollievo tanto desiderato.  

Ma una ricerca del George Institute for Global Health di Sidney in Australia, avverte di non cadere nella facile trappola. I farmaci assunti per rispondere agli attacchi di lombalgia rischiano di essere non solo inutili, ma anche dannosi. Sarà dura da accettare per chi abitualmente usa farmaci per il mal di schiena.

I farmaci antinfiammatori (FANS) funzionano solo in un paziente su sei. Questa è la conclusione pubblicata su Annals of the Rheumatic Diseases, dove i ricercatori sono giunti attraverso una revisionedi 35 studi che hanno coinvolto più di 6000 persone. Dopo l’attenta lettura delle fonti, il team ha consegnato il suo inappellabile verdetto: gli analgesici non solo non curano il mal di schiena, ma provocano gravi effetti collaterali. Chi li assume aumenta di 2,5 volte il rischio di andare incontro a problemi gastro-intestinali rispetto a chi ne fa a meno. E non si tratta di disturbi di lieve entità. Stiamo parlando di ulcere allo stomaco o lesioni delle pareti dell’esofago. 

«Il mal di schiena – ci racconta il dr. Stefano Corsetti Fisioterapista e Osteopata della colonna vertebrale -, è la principale causa di disabilità, compromettendo la vita familiare e lavorativa delle persone ed è comunemente affrontata con l’assunzione di medicine come gli antinfiammatori>>

<<Questi  studi>>  – continua Corsetti – << confermano quello che comunemente raccontano i pazienti che soffrono di mal di schiena: i farmaci procurano un lieve sollievo dal dolore e solo per un tempo breve per poi ripresentarsi, poiché non curano la causa >>.

Quando si soffre di mal di schiena, i medici, seguendo le linee guida internazionali, generalmente iniziano con il paracetamolo, per poi passare agli analgesici più forti e finire con gli oppiacei. 

Peccato però che nessuna di queste strategia sembra vincente e nemmeno comprovata. La buona notizia è che possiamo usare delle contromisure semplici end efficaci prima che arrivi il dolore acuto. Purché  prima ci si dimentichi di vecchi e falsi luoghi comuni << come l’esercizio di portare le gambe al petto da sdraiati, che è solamente uno stress su dischi intervertebrali>>.

L’accorgimento più semplice, ma anche quello più disatteso, è quello di camminare – dice Corsetti <<Camminare è estremamente importante  per la salute della schiena. Un programma di camminate è obbligatorio per la riduzione del dolore>>.

C’è chi cammina lentamente e tranquillamente ma cosi facendo non ha avuto nessun sollievo. << Questo solitamente avviene perché camminare troppo lentamente in realtà carica staticamente la colonna vertebrale aggiungendo ancora più compressione alle vertebre. Inoltre una cattiva postura durante la camminata non fa altro che peggiorare il dolore>>.

Il consiglio è quello di correggere la postura durante la camminata, non stare curvi in avanti e soprattutto aumentare la velocità <<  passi lunghi e veloci, oscillare le braccia cosi da creare un programma salutare per ridurre il dolore di schiena. Iniziate a camminare e notate dopo quanti passi o minuti inizia il dolore, e nelle successive camminate riducete il tempo di un 25%.  Poi ogni giorno aumentate il tempo. >>

Spesso questi consigli non bastano a correggere i problemi che una persona ha già. Certo,  sono fondamentali per evitare futuri dolori , ma cosa fare con quelli che sono presenti?

Qualora occorresse una soluzione con maggiori probabilità di riuscita si consiglia di effettuare trattamenti fisioterapici,  osteopatici  e  di rinforzo muscolare mirato. 

Come quelli effettuati dal dr. Corsetti a Velletri e Roma << tramite una scansione termografica riusciamo a individuare la causa del dolore alla colonna vertebrale cosi da effettuare trattamenti mirati efficaci nella riduzione del dolore >>.

Con solo le sedute necessarie puoi tornare a muoverti senza dolore, ma solo scoprendo la causa del dolore grazie a una valutazione iniziale.

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Camminare: il lubrificante naturale della schiena

Come trasformare le camminate nella vostra cura

Quando pensiamo alla parola lubrificante pensiamo a un gel che può essere applicato sul corpo, eliminando una serie di disagi, dalla pelle secca al dolore muscolare. Pensiamo a qualcosa che può essere applicato più volte durante il giorno per continuare a fornire comfort e sollievo. Anche se non esiste una lozione per il mal di schiena, ognuno di noi ha la capacità di applicare una sorta di gel naturale ma poco utilizzata: il camminare!

Camminare a piedi è una delle attività più banali e fondamentale della nostra vita quotidiana. Oltre a essere semplice da fare è estremamente importante e unica per la salute della schiena. Un programma di camminate è obbligatorio nella cura per la riduzione del dolore!

Leggendo queste righe, potresti rimanere confuso/a, sopratutto se avete sperimentato che camminare vi aumenta il dolore. E’ probabile che avete ricevuto consigli sbagliati. Vi hanno detto che: camminare lentamente e tranquillamente avrebbe ridotto il dolore, ma cosi facendo non avete avuto nessun sollievo.  Questo solitamente avviene perché camminare troppo lentamente in realtà carica staticamente la colonna vertebrale aggiungendo ancora più compressione alle vertebre. Inoltre una cattiva postura durante la camminata non fa altro che peggiorare il dolore. 

Il mio piano è quello di correggere la postura durante la camminata, aumentare la velocità cosi da creare un programma salutare per ridurre il dolore di schiena!

Al contrario della camminata lenta da centro commerciale, passeggiare velocemente cambia questa attività da aggravante a fattore di sollievo.

Un altro aspetto negativo della camminata lenta è la tendenza a non oscillare le braccia e a non ammortizzare con le ginocchia. Questo aggiunge sollecitazioni alla schiena.

Come camminare con uno stile senza dolore 

  1. Assumete una postura corretta, state dritti e non curvi in avanti prima di partire.
  2.  Irrigidite gli addominali.
  3. Iniziate a camminare oscillando le braccia ( dalle spalle e non dai gomiti)
  4. Passi sempre più lunghi e veloci. 

Programma di camminate senza dolore per la vostra schiena

Quelli con alta sensibilità al dolore dovranno iniziare il programma di camminate con brevi sessioni eseguite con una certa frequenza.  Se il dolore si verifica dopo appena 10 passi,  il protocollo dice di farne 6/8 ogni ora. Questo con l’obiettivo di aumentare la capacità di muovervi senza sfociare nel dolore. La prima volta fate il test e vedete dopo quanti passi o minuti inizia il dolore, e nelle successive camminate riducete il tempo di un 25%.  Poi ogni giorno aumentate il tempo. 

Questa è la logica dell’allenamento a intervalli: le sessioni sono studiate per aumentare lentamente la tolleranza al dolore. Attraverso le passeggiare aumenterete il numero di passi che riuscite a fare senza dolore fino ad arrivare all’obiettivo finale:  mezzora tre volte al giorno ( colazione, pranzo e dopo cena).

Durante le camminate effettuate dei controlli:  La vostra postura deve essere dritta, oscillate le braccia e che i passi siano bene lunghi.

Trucchi per chi ama correre

Arrivati a 30 minuti di camminata senza dolore potete provare una corsa lenta e breve. Se alla fine vi sentite bene ripetete la corsa per i 3 giorni successivi e poi prendete una pausa di 5 giorni.  in questi 5 giorni potete fare solo la camminata, ma riposate dalla corsa. La corsa non è necessaria per la salute della schiena, ma questo paragrafo è per chi la desiderano tanto.

Il trucco è stimolare i tessuti a guarire non consentendo ai traumi cumulativi che la corsa provoca di peggiorare la situazione. Quindi se riprendete la corsa regolarmente ogni 15/20 giorni di corsa, prendete una settimana di pausa. Questa è la chiave del successo nel lungo periodo. 

 

Conclusioni

I pazienti che negli ultimi mesi hanno eseguito questa prescrizione riportano enormi benefici. Come qualsiasi altro esercizio per chi soffre di dolore alla schiena, deve iniziare lentamente per poi progredire. 

Spingersi fino al punto in sui si sente dolore non è ideale, ma è necessario costruire degli obiettivi più piccoli, non fate che siccome non avete tempo quando andate a camminare esagerate.

Se scoprite che anche a un ritmo sostenuto di camminata avete dolore potrebbe dipendere che la vostra sensibilità è elevata o che state camminando troppo in un unica sessione. Questo significa che potrete fare la camminata fra qualche giorno e nel frattempo:

Eseguite  —> “Gli esercizi per costruire una schiena forte”  Oppure —> prenotate un appuntamento con me scrivendo al Servizio Clienti

drstefanocorsetti

 

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Contratture cervicali (tutto quello che devi sapere + suggerimenti per il sollievo)

Hai presente quando hai una sensazione di NODO sui muscoli cervicali e verso le spalle?

Ecco quel NODO si chiama “Trigger point” ed è una contrattura muscolare.

I Trigger point interessano fino all’85% della popolazione, e quindi sono più frequenti di quanto immagini.  Quando presenti compromettono la capacità di girare il collo, causano dolore e  riducendo la qualità della tua vita.

Cosa sono i trigger point?

I Trigger point si formano generalmente nella schiena, nelle spalle e nel collo. Sono fasci muscolari rigidi con un area di contrattura dura  e grande come una sfera che quando la tocchiamo percepiamo come una piccola sfera. 

Può dare un dolore costante durante tutto il giorno o solo quando viene premuto. Ma in tutti i casi, i nodi muscolari fanno irradiare il dolore anche nei muscoli circostanti e distanti. 

Spesso quando il paziente che tratto ha dolore lungo il braccio, gli spiego che tra le cause ( tunnel carpale, cervicobrachialgia ecc..) potrebbero essere anche la presenza Trigger point, e in quel caso siamo fortunati perchè facendo un trattamento manuale, massaggiandoli e disattivandoli il dolore lungo il braccio scompare.

Cosa causa queste particolari contratture?

I trigger point, sono complessi e hanno una varietà di possibili cause. Ci sono molte più ricerche da svolgere sulla questione, ma le migliori prove disponibili suggeriscono che i nodi muscolari sono il risultato di un uso eccessivo come il

  • Sollevamento di carichi pesanti 
  • Posture mantenuta a lungo
  • Mancanza di movimento e attività fisica

Le fibre muscolari sono fatte per muoversi – contrarsi e rilassarsi – allungare e accorciare. Tuttavia, quando ci sediamo al computer tutto il giorno, con pochissimi movimenti, queste fibre muscolari iniziano ad aderire l’una all’altra, formando un nodo. Una cattiva postura mantenuta a lungo mette sotto stress i nostri muscoli che può causare la formazione di questi trigger point dolorosi lungo il collo e le spalle. 

Quali sono i sintomi dei nodi muscolari?

Il dolore è il sintomo principale dei nodi muscolari. Poiché ognuno prova dolore in modo diverso, i sintomi possono variare rispetto a quelli di qualcun altro. Tuttavia, la maggior parte delle persone concordano sul fatto che i nodi muscolari si sentono gonfi, tesi e duri e causano una sensazione di dolore.

A seconda di dove si trova il nodo muscolare,  può causare dolore apparentemente non collegamento in altre zone . Ad esempio, un trigger point muscolare nel collo può dare dolore alla base del cranio, causando un mal di testa da tensione. 

Chi è maggiormente a rischio di nodi muscolari?

Ci sono pochissime persone che vivono senza mai avere un nodo muscolare. Il novantasette per cento delle persone con dolore cronico ha punti trigger e posso dire che il 100 per cento delle persone con dolore al cervicale o mal di testa da cervciale ne ha.  

Vi sono, tuttavia, alcuni fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare nodi muscolari cervicali:

  • mancanza di attività fisica 
  • stress 
  • persone che serrano o digrignano i denti 
  • collo piegato in avanti per lavoro o cellulare 

Come vengono diagnosticati i nodi muscolari?

La diagnosi di un nodo muscolare richiede un esame manuale da parte di un professionista esperto come un Osteopata o Fisioterapista.  L’esaminatore valuterà l’area dolorante per vedere se è presente: una fascia muscolare tesa, un nodulo all’interno e la presenza di dolore alla pressione.

Come vengono trattati i nodi muscolari?

Una volta che abbiamo capito che il dolore cervicale è dato da una contrattura e non da altre patologie , la domanda diventa “Come posso trattare i nodi muscolare al collo e alle  spalle ? 

Esistono diverse opzioni, ma la più  efficaci sono:

  • Pressioni
  • Massaggio
  • Agopuntura

L’obiettivo principale è quello di rilassare il trigger point per ridurre il dolore e aumentare la mobilità “rompendo” il tessuto annodato con delle pressioni manuali. 

Come puoi prevenire i nodi muscolari in primo luogo? 

Poiché i nodi muscolari sono il risultato di un uso eccessivo, stress, cattiva postura, affaticamento, ecc., Il rischio di contrarre un nodo muscolare può essere ridotto riposando e lavorando sulla postura e sulle abitudini generali di vita. Ecco alcuni consigli:

  • Migliora la tua postura sedendoti in una posizione rilassata, con le spalle indietro e in basso. Fai del tuo meglio per non piegare il collo in avanti.
  • Cogli le opportunità durante il giorno per fare dell’esercizio nella tua routine quotidiana. 
  • Non esagerare quando si sollevano oggetti pesanti. Chiedi aiuto!
  • Se il tuo lavoro ti richiede di sederti per la maggior parte della giornata, fai delle pause regolari per evitare che i muscoli diventino troppo tesi.
  • Bevi molta acqua per mantenere il tuo corpo idratato.

Riesci a trattare i nodi muscolari a casa?

Seppur raccomando una valutazione Fisioterapica e Osteopatica con me in caso di dolore e sensazione di nodo sulla cervicale e spalle  puoi massaggiare tu stesso i muscoli doloranti. Prova a seguire questa semplice tecnica: 

  • Individua il nodo nei muscoli e usando le dita.
  • La tecnica consiste nel premere con forza verso il basso e facendo piccoli cerchi sulla zona a forma di sfera che senti sotto le mani. 
  • mantieni la pressione anche se dolorosa per 30 secondi. 

I nodi muscolari in qualsiasi area del corpo sono dolorosi e frustranti. Ora che sai cosa sono, cosa li provoca e come trattarli. Stai tranquillo poichè come te ci sono altre 95 persone nella stessa situazione.  Inoltre aggiungo che non sono situazioni gravi  e che puoi trovare facilmente sollievo e tornare a goderti le tue attività quotidiane.

Hai la sensazione che la cervicale e le spalle siano rigide e con vari nodi muscolari che peggiorano la qualità della tua vita? 

Fissa un appuntamento con me

anche ad AGOSTO

 

Non dovrai fare altro che cliccare sul link qui sotto:

 

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Come far rilassare la cervicale con il cuscino giusto + Bonus

Ciao,

in tanti mi chiedete:

Qual’è il cuscino migliore per far rilassare al meglio la zona cervicale?.

I pazienti mi raccontano di avere speso centinaia di euro per cuscini speciali ma che poi tornano a usare quello di prima perchè si alzano la mattina con il mal di collo o il mal di testa, o che non riescono a trovare un modello giusto, dove si sentono comodi.

Sai cosa rispondo? 

E’ inutile scegliere un cuscino in base a caratteristiche speciali che possono andare bene per tutti.
La scelta del cuscino è molto personale!



Ecco quello che non ti dice nessuno:

Deve essere scelto in base a una caratteristica fondamentale: La sua altezza!

Questa varia in base alla posizione in cui dormi solitamente a letto e alla tua postura ma deve garantire alla tuo collo di essere in asse con la restante schiena.

Se invece dormi pancia sotto, non dovresti usare il cuscino o usarne uno bassissimo.
In realtà questa posizione non è consigliata per chi soffre di dolore cervicale perchè ti costringe a rimanere con la testa ruotata da un lato per troppo tempo.
Ma se proprio non ne puoi fare a meno…

 

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Il consiglio?

Controlla a casa sdraiato sul letto o prova il cuscino prima di acquistarlo facendoti guardare dal tuo accompagnatore se il collo è allineato, oppure fatti fare una foto con il telefono come ho fatto io!

Controlla che il foro dell’orecchio sia in linea con la spalla.

Mi sono fatto fare una foto e poi ho controllato che il foro dell’orecchio sia poco più avanti del centro della spalla.

 

Stessa cosa se dormi di lato

 

Parti dal presupposto che il cuscino NON cura la tua cervicalgia, Inoltre appena cambi cuscino sono necessari almeno 15 giorni per far abituare i recettori alla nuova posizione del collo, è quindi normale sentire dei fastidi.

 

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Bonus a porte chiuse per i miei pazienti

Durante l’ultimo anno ho preso appunti, ascoltato i  vostri problemi a riguardo per proporvi dei cuscini che potessero essere confortevoli ed efficaci.

La ricerca scientifica dimostra come un cuscino adatto in altezza e prodotto in memory di qualità possa migliorare la qualità del sonno, ridurre il mal di testa e rilassare la cervicale.

Qui l’ultimo articolo scientifico pubblicato (aprile 2020):

https://academic.oup.com/sleep/article-abstract/43/Supplement_1/A464/5847237

 

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Il cuscino per dormire meglio

Prima del lancio che avverrà a ottobre 2020, in anteprima per i miei pazienti potrai acquistare cuscini da me selezionati e sotto il mio personale consiglio. 

Si trattata di cuscini perfetti per tutte le persone che soffrono di cervicale o mal di testa. 

Rispetto ad acquistare un cuscino su internet o in un negozio, ti consiglierò io il modello in base a un’ esame posturale, la posizione che preferisci dormire, e una distanza in centimetri che ti farò misurare cosi da essere adatto a te. 

– SENZA comprare un cuscino inadatto alla tua forma del collo 

– SENZA spendere soldi inutilmente

 

Entro 15 giorni:

Riceverai il cuscino più adatto al tuo collo tra i 2 modelli  da me selezionati  (onda o maxi).   Puoi ritirarlo in sede o lo recapitiamo a casa tua. 

 

 

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Garanzia 30 notti

 

Provalo senza rischi. Sono così fiducioso della qualità del cuscino che ti offro una garanzia completa di 30 notti. 

Ma siccome parliamo di salute, e la medicina non è una scienza esatta se non sei soddisfatto o non trovi benefici per qualsiasi ragione, contattaci per organizzare il reso e ricevere un rimborso completo.

Clicca sul link —->

 

 

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Cervicale: Gli esercizi per ridurre il dolore invece di peggiorarlo.

Ciao,

in questa [Newsletter di Maggio] voglio aiutarti ad alleviare il tuo dolore cervicale.

Ti fa male il collo.
Non riesci a girarti senza sentire dolore.

Qualcuno chiama il tuo nome, ti giri e ti fa male.

Da quando sei a casa è peggiorato a causa dello smartworking o per le posture che usi sul divano?

La cervicalgia può avere diverse cause, ma a prescindere da questo, se hai dolore al collo una cosa è sicura:

I muscoli del collo ne risentono e si contraggono, procurandoti altro dolore. E molte volte la muscolatura contratta ti genera anche una bella emicrania, come se non fosse abbastanza.

Ora, per risolvere il problema ai muscoli spesso si consigliano degli esercizi. In realtà si è visto che questo porta a peggiorare la situazione muscolare e articolare. Allungare forzatamente un muscolo in queste condizioni o portare carico sulle articolazioni già doloranti crea solo ulteriore stress.

La tensione muscolare però si deve allentare, altrimenti peggiorerà sempre di più il dolore.

E per farlo ti propongo degli esercizi specifici, con dei movimenti che partono prima di tutto dalle spalle e che non sollecitano molto la colonna cervicale.

In questo modo non stressi le articolazioni, e quindi non peggiori ancora il dolore, anzi. 
Quello che fai è allungare i muscoli del collo, con delicatezza e in modo controllato.

Per capire meglio di cosa sto parlando guarda il video che ho preparato per te dove troverai:

  • Esercizi per allungare in modo mirato i muscoli del collo per ridurre la tensione e il dolore invece di andare a peggiorare la situazione.

Se non trovi benefici alla tua cervicale NON rassegnarti al fatto che starai male per sempre.

Puoi fissare un appuntamento con me e ottenere un riduzione del dolore in poche sedute grazie al mio metodo di trattamento.

Ti lascio il link scriverci su whatsapp:

A presto,

#drstefanocorsetti

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